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Il 21 è un numero primo

È decisamente arrivato il giorno per scrivere, il sabato dei pensieri con il 21 nella data.



Sono tornata da una settimana a casa; anche se non sono stata a casa. Non ero né qui né lì, ma dentro una grande palla piena di ansia. Questa palla ha travolto quei poveri umani che dicono di volermi bene ed in virtù di questo affetto nonostante tutto, nonostante questa volta mi sarei allontanata da sola, hanno saputo attutire i colpi del mio tormentato terrore. Ho vissuto e fatto vivere le montagne russe per l'ultima volta: giovedì ho sostenuto per ultima il mio ultimo esame. Con fierezza posso affermare Knowledge is Power ed archiviare il capitolo "Appelli d'esame" così come l'ho iniziato a Filosofia: terrorizzata, da secchiona e molto soddisfatta. Questo è stato l'ultimo, l'ho promesso ai miei genitori che esausti hanno atteso il verdetto molto più del mio rientro. Gli aggettivi sono importanti e ad ultimo devo aggiungere universitario visto che gli esami, mi sta venendo il dubbio che stiano per iniziare proprio ora. Sia come sia: per adesso però mi godo "una" gioia.

Oggi «21 vittoria, grande baldoria» non mi sono svegliata artificialmente. Nessun cinguettio ha interrotto il mio sonno, nessuna tormentante canzoncina mi ha trascinato fuori dal sogno. Ho dormito verso l'infinito ed oltre, cioè alle 10:10. Mi complimento con la stanchezza che è riuscita a spezzare il circolo vizioso delle mie sveglie odiosamente mattutine.

Il 21 Gennaio ha portato via il 20 e pure Federico. Il 20 Gennaio si ripresenterà puntuale tra un anno. Mentre il mio F più che esser stato portato via, è tornato. Ora è nel profondo nord dove tante novità e sconosciuti orizzonti lo aspettano per iniziare -concretamente- il 2017. Il mio è in stand by, in un limbo italiano di cui non so bene che farmene. Mi sento in balia del vento, dei libri, delle cose e della casa. Non mi sento dove sono e mi sento dove non sono. Come buona abitudine quando la mia mente è confusa, riordino il luogo in cui mi trovo. Pertanto ho attaccato La mia Stanza. Mi è mancata eppure c'è qualcosa che non va (è tutto nella mia mente). Ieri ho cercato di razionalizzare diari, scatole, documenti, oggetti (e la lista potrebbe proseguire all'infinito) con il desiderio che riordinando La Stanza, avrei riordinato me stessa. Invece in aggiunta mi si sono scompigliati i capelli; la mente è rimasta una baraonda. Cosa devo farci? O la domanda è «cosa devo fare?» Ma io lo so bene: devo scrivere. «Che cosa?» la tesi, non il blog. Purtroppo ho seguito l'istinto che oggi, il 21 mi ha fatto venir voglia di scrivere su questo foglio. Il 22, di sicuro, scriverò la tesi... di sicuro.



Scritto da 42°04'23.1"N 12°22'40.9"E

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