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In forma

Lunedì sarebbe stato un giorno di cui scrivere. E invece i giorni sul calendario scorrono. Lunedì pensavo non sarebbero passati mai e invece ora -quasi venerdì- desidererei rallentassero. Anzi no, trascorrete veloci così che il 15 marzo arrivi presto e Federico con lui al "tepore" della primavera romana. Poi basta però! Giorni prendetevela comodo perché il 17 in realtà non ho fretta d'incontrarlo. Credo che questi giorni utilizzerò una terapia: quella del filmato per riprendere e riprendere questi ultimi giorni da universitaria -quale in realtà non sono mai stata- ma soprattutto per vivere, cercando di sdrammatizzare laddove possibile, le montagne russe che vivrò e farò vivere durante questi 7 giorni -tipo The Ring. Come nel film, il 7° giorno arriverà e.. Va bene.

Ad ogni modo Lunedì rimane un giorno da scrivere. Posso dire che il 6 Roma Tre mi ha riservato un regalo. La facoltà di scienze politiche ha invitato Erri De Luca per un’assemblea con oggetto i cambiamenti della lotta dagli anni di piombo ad oggi. Ritengo necessario specificare che sebbene il regalo si stato “fatto” da Roma Tre, il pacchetto e il biglietto sono stati composti da Giulia, la quale mi ha coinvolto dolcemente in questo evento  il cui protagonista ci lega, ci ha annodate sin da allora e verso il futuro.



Mi piacerebbe saper scrivere come lui, l'Operaio della parola, maestro di semplicità e pienezza, per descrivere cosa ho pensato ascoltando, cosa ho provato guardandolo negli occhi. Ma ora non ci riesco, come non ci sarei riuscita lunedì a caldo. Preferisco allegare il video, per dare la possibilità a chi non c'era, d'esserci ugualmente ora.  



Oggi, è giovedì. Due minuti e non sarà più giovedì, una giornata imprevedibile. Febbricitante al mattino per un motivo e al pomeriggio per un altro. Una calda primavera ha riempito il 9 marzo -mentre scrivo è già scattato il 10. Il picco di 20 gradi mi ha -in ordine- sorpresa, allietata ed infine impaurita. Ma la filippica riguardo al cambiamento climatico e di quanto tutto ciò sia preoccupante ora come ora non ho voglia d'affrontarla. Basta aver osservato le povere mimose LOTTO MARZO (e ho detto tutto). È stata una giornata da donne, quella che si cammina nonostante un dolore all'anca, si trova un motivo per stare in giro anche quando non c'è, un pomeriggio Mamma e Figlia perché -quant'è bella Roma quando si cammina con Mamma! O quant'è bella Mamma quando si cammina per Roma. Oppure quanto sono belle entrambe quando io le osservo nel modo in cui le ho osservate oggi. Sarà stata la febbre e soprattutto il fatto d'aver camminato per le mie stradine preferite, dove roma dimostra Roma, nonostante i graffiti sui muri; nei che non stanno bene sul volto di Roma tanto quanto stanno bene a Berlino. Ammaliata ed incosciente ho goduto di questo pomeriggio nonostante tutto. Credo d'avere un obbligo: quando provo una bella emozione ne dobbiamo parlare ...


Pianeta ETA esattamente in forma 



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