top of page

Treno 21948



Roma, 29 Ottobre 2014


Treno delle ore 20 e 37 da Valle Aurelia destinazione Cesano di Roma.

Raggiungo il sedile di un vagone e mi siedo. 

Controllo l’orario e il brano in riproduzione sul mio iPhone.

È Spiralling dei Keane. 

Guardo in alto e mi guardo intorno. Continuo a guardarmi intorno e scollego le cuffie dal mio dispositivo e ripongo entrambi nel mio zaino.


Continuo a guardami intorno. 

Improvvisamente sento la necessità di scrivere nero su bianco ciò che i miei occhi osservano a colori. Ho solo un libro. Lo sfoglio raggiungendo le ultime pagine e decido di occuparne l'ultima con la mia visione.


Il mio vagone: 11 persone sedute, di cui: 1 sono io che osservo 1 dorme (un vecchio) 1 legge ( un ragazzo) 8 hanno uno smartphone in mano (adulti) di cui: 7 ne hanno uno solo 1 ne ha due (con uno effettua una chiamata con l'altro visualizza sms in ricezione)


Continuo a guardarmi intorno. Tranne io e il ragazzo che legge, nessuno ha distolto lo sguardo, alzando la testa dal proprio smartphone.


Continuo a guardarmi intorno e d’improvviso sento dal centro del mio petto il desiderio di gridare: «OH! MA CHE CAZZO STATE FACENDO!» 

Letteralmente io, ho pensato questo.

Durante la lunga durata di due secondi ho avuto la seconda tentazione di urlare ciò che ho improvvisamente pensato il secondo prima. Ma ho taciuto. Ho deciso durante il terzo secondo di non farlo e continuare ad osservare.


Ho la tentazione di scrivere a qualcuno, di condividere immediatamente ciò che i miei occhi osservano e le mie orecchie NON sentono, MA la concentrazione nell’osservare quel teatro di posa ha bloccato qualsiasi impulso nervoso atto al movimento. Non si sono mossi, perché se solo avessi assecondato quella tentazione, avrei avuto anche io uno smartphone in mano. 

L’elenco sarebbe salito a 9.

Continuo a guardarmi intorno e mi accorgo che è arrivato il momento ch'io liberi il posto. Poco prima di liberarlo riporto l’ultima osservazione:


Il mio non-più-vagone: 10 persone sedute, di cui:

1 sono sempre io

1 dorme (un vecchio)

1 legge (il ragazzo)

e di quegli 8:

1 è sceso

1 non ha più lo smartphone in mano

5 continuano ad averne uno in mano

1 continua ad averne due e continua ad effettuare la sua chiamata.


Durata viaggio: 35 minuti (così dice Trenitalia).

Post recenti

Mostra tutti

Incalzante

Come d'un tratto è passato un mese. Incredibilmente un mese. Sono abbastanza convinta che il mio stupore per la velocità del tempo sia ormai anacronistico -giusto per rimanere in tema-. Proprio perchè

bottom of page