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Già

  • Immagine del redattore: Eva Addante
    Eva Addante
  • 17 set 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

Sono già passate due settimane. 


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Già usato contemporaneamente per sottolineare l'idea del tempo trascorso e per constatare quanto tempo ho passato di fronte a diversi mac senza aver potuto scrivere una nuova pagina di diario. Lo faccio ora, alle 17.00 del 17 settembre. Dovremmo essere a Dresda e invece siamo a casa. Non che ciò mi dispiaccia, anzi. Tale circostanza rende assai felice la parte di me pigra e pantofolara. Se fosse stato venerdì 17 me la sarei presa -stupidamente- con la regina delle date sfortunate. E invece, senza perder tempo lo scrivo e me ne faccio una ragione. Io e Federico dovremmo essere al pre-concerto dei Moderat e invece ho appena venduto i biglietti a qualcuno che se li godrà al mio posto Lunedì 3 Ottobre.

Ho capito che i tedeschi appena vedono un raggio di sole sperano che sia eterno, ma sul serio credevano così tanto nel loro cielo da voler fare un concerto all'aperto il 17 Settembre ? La fortuna li ha accompagnati fino a l'altro ieri. Da ieri la pacchia è finita -per loro- mentre io sono orgogliosa di poter indossare qualche abito autunnale che ho trascinato con me dall'Italia. Non avevo previsto facesse più caldo di quanto ne facesse a Roma.. EPPURE il riscaldamento globale non finisce mai di sorprenderci! 


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Prima di sedermi e scrivere abbiamo avviato la lavatrice. Sono passati i giorni in cui vi sedevo di fronte a fissare l'oblò nel tentativo di contare i giri della centrifuga. Ora credo che niente di male possa uscire da una lavatrice "fatta" non da me. La lavatrice nel mio immaginario continua ad essere registrato come: sport estremo.

Intanto i miei occhi continuano a ipotizzare luoghi in cui lo scotch possa essersi nascosto. Che ci sia un folletto

anche in questa casa? È colpa del gatto! no, non c'è! O che mi sia svegliata di notte e lo abbia lanciato fuori dalla finestra? Nessuna di queste ipotesi mi sembra plausibile; il giorno in cui lo scotch non avrà alcun significato per me, sarà il giorno in cui lo scoverò! In realtà, adesso non mi serve, ma è solo ed unicamente una questione di principio.


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Che poi, citando il mancato concerto dei Moderat potrei citare un altro grande evento a cui invece ho partecipato con tanto di sole e desiderate nuvole. Ma che bisogno c'è di vantarsi ad aver ascoltato dal vivo i concerti di Jagwar Ma, Kaiser Chiefs, Kings of Leon, James Blake & Radiohead. A chi interessa, se non a me che scrivo, che questo secondo Lollapalooza è stato un esplosione di bellezza e armonia. Gli organizzatori per questa seconda edizione ci hanno sorpreso non solo per gli invitati, ma per una gestione incredibile, soprattutto per il numero di bagni e per l'impianto audio che ancora una volta ci ha fatto mangiare la polvere (letteralmente). Il prato del Treptower Park non ci ha ringraziato per quanto lo abbiamo calpestato; era talmente grande l'area del parco occupata dal festival che il prossimo anno se hanno intenzione d'ingrandirlo ci equipaggeranno di un monopattino a testa.
Ma tutto questo non importa. Importanti sono le foto che dopo questi due giorni ho importato dalla fotocamera: mi sono scoperta gelosa delle mie foto. Forse perché ho faticato tanto per ottenerne di così belle. Ma nonostante tutto credo nella bellezza condivisa.



 
 
 

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