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A due bambini

"Io guardo in alto, guardo per aria.

Poi un giorno sdraiata in spiaggia, passa un uomo, un attimo e smetto di guardare su per guardare lui negli occhi. L'uomo tiene in mano un cartoncino con scritto "sono povero - ho 2 bambini".Non è l'onestà o la disonestà dell'uomo che mi ha colpito ne tanto meno ne voglio scrivere.Scrivo di me rispetto a quell'anima che mi è passata di fronte e mi ha fatto provare le contraddizioni del nostro modo di vivere.Tutte dentro di me, io, insignificante umano nella grande società, significante ragazza per 3 persone. Ho sentito interiormente la disperazione dell'attimo di noi, di me sdraiata nel pieno della tranquillità e calma, di fronte al mare guardando verso l'orizzonte di una vita ordinata, lineare. Una vita con le mani in tasca.Ed io mi sono vergognata in nome di quell'agio, di quella placida sensazione di calma per cui tutto ci è dovuto in quanto abitanti e figli di una mentalità che professa il giusto in terra. Mi sarei voluta alzare, abbracciarlo, stringerlo e iniziare a camminare per guardare insieme negli occhi tante altre persone e veder sorgere in loro la stessa vergogna che li spingerebbe a camminare verso una nuova possibilità.La possibilità in cui mia figlia possa vivere e crescere in un mondo in cui la ricchezza non sia ipocritamente distribuita."


Coincidenze di riflessioni e avvenimenti storici,

responsabilità .  responsabilità di tutti .

A due bambini .

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