Ciò che resta e molto altro.
È arrivato l’ultimo fine settimana di Ottobre e con lui la mia forza.
Un miscuglio d'intenzioni e parole m'hanno messa sul tracciato corretto. Ritrovate le coordinate riesco a scrivere.
Chi ha contribuito a ritrovarle è partito due giorni fa.
I miei genitori sono forti. Hanno scalato l’Italia per raggiungerci ed per aiutarmi in piccole-grandissime cose di cui una casa è composta.
Viviamo in Mühlenstraße da 4 mesi precisi-precisi. È incredibile quanto abbiamo costruito tanto quanto quello che non abbiamo curato benché “necessario” per lo spirito di una casa che si definisca la nostra.
Prima che l’inverno giungesse ci sono venuti in soccorso Loro! Con "cavalli" neri e tanti doni: un Babbo Natale vestito di nero senza renne. Molto rock’n’roll.
Ci stavamo abituando alla penombra e con loro abbiamo installato le luci;
stavamo sottovalutando l’importanza della musica ad alto volume e con loro/attraverso loro ci hanno raggiunto gli elementi necessari consegnati con amore in quel di Via Tuscolana;
abbiamo utilizzato per quattro mesi una sola tovaglia (per giunta natalizia) e loro ci hanno consegnato una tovaglia per ogni giorno dell’anno (quasi!);
con loro abbiamo girato Berlino in macchina, tranne l’ultimo giorno. I mezzi pubblici dopo poco ci sono mancati.
Insieme abbiamo spostato, scambiato, rivalutato, pensato, pianto e sorriso. Insieme abbiamo vissuto un pò di famiglia e un pò d' Italia, innaffiato il dopocena con passito e cantuccini, e non solo.
Insieme ai miei genitori ho rivissuto una settimana da figlia nella casa che rappresenta la nostra decisione di crescere ancora.
Mi sono rigenerata nel tempo insieme come le campanelle si rigenerano ogni primavera. Per un umano le stagioni sono importanti, ma mai quanto un altro essere umano. Quando incontro un genitore con il proprio figlio in giro per la città li osservo e li guardo passare. Il primo desiderio -istintivo- è sostituirmi al figlio. Riavvolgere il rullino e vivere coscientemente quel momento magico. Insieme, cuore a cuore, con spontaneità. Serena esistenza tra le braccia di chi avendoti creato t’ama più della sua stessa vita.
Mi sento tanto figlia e l'occasione d'esserlo la ricercherò sempre, all'infinito.
Nel mentre incornicio foto e poster e ascolto vinili stupendi e percorro con la fantasia i 1600 km di lunghezza del ponte Berlino-Roma, perdendomi agli incroci, andando più veloce della luce dell'autovelox austriaco, prendendo al volo il passaggio di una nuvola per continuare a disegnare l'arcobaleno più luminoso di tutti.. che poi infondo voi siete sempre con me.
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