Il cambio dell'ora: un serio problema filosofico
- Eva Addante

- 30 ott 2016
- Tempo di lettura: 2 min
Questa notte, come in Italia, ritornal'ora solare. Ritorna ... anche se ogni volta è la stessa sconosciuta. L'amica dell'amico a cui chiedi il nome e sai già che quando vi rincontrerete le farai la stessa domanda. Dicono che più "semplicemente" si può affermare che cambia l'ora legale.
"Più semplicemente" per CHI?
Come se una gargantuesca amnesia ci colpisse, collettivamente abbiamo bisogno d'istruzioni dettagliate per sapere cosa fare.
-Quando, stanotte?
-Quindi dormo di più o di meno?
-Ma se hai un appuntamento alle 9, a che ora devi svegliarti?
-Se domani pranzi alle 14 è come se pranzassi alle 13 di oggi.
... e di domanda in domanda, passeggiando e parlando tra amici, senza che Google possa interferire, le supposizioni cavalcano l'onda della fantasia. Ognuno con la sua teoria, ognuno a parole sue. Ed improvvisamente ti rendi conto di parlare lingue diverse. Di partire da un punto di vista talmente distante che parole come anticipare e posticipare iniziano a sembrare "sinistre". Se al telegiornale lo spiegassero come lo ha spiegato a me oggi Federico credo si verificherebbero isterismi collettivi. Un pò quello che è successo a me oggi non capendoci più un fico secco. Anticipa il pranzo, posticipa la colazione, indietro le lancette e avanti le freccette ... diventa una filastrocca. Una simpatica barzelletta per cui ad un certo punto è di vitale importanza buttarla in caciara. Tutti, come te adesso (adesso secondo l'ora legale o la solare?) non ci devono capire più assolutamente niente. Riflettendo bene, sei uscito di casa e non sai che giorno è. Improvvisamente parli d'orario convenzionale e non sai più come si legge l'orologio. E, per esempio ti inizi a domandare: ma perché non mi sono trasferito nella fascia tropicale del pianeta? Lì la variazione solare è talmente lieve che... In Russia dal 2014 l'ora solare vige tutto l'anno, perché per noi no? Perché facciamo parte di quella zona del pianeta che si deve complicare la vita? Un piccolo grande problema filosofico il cui scopo è quello di consentire un risparmio energetico grazie al minore utilizzo dell'illuminazione elettrica e - aggiungo io- al maggior utilizzo di sonniferi. «Spegni la luce su quel comodino e mettiti a dormire. Domani ti sveglierai fresco e riposato. Tanto l'iPhone cambia automaticamente l'orario...VERO? »
Perdita di certezze. Fortuna che io l'orologio lo guardo poco. Domani è una giornata dispari, ma farò finta di non sapere che il numero 7 sia dispari. Mi sveglierò quando mi sarò stufata di dormire, farò colazione perché quando mi sveglio non ne posso fare a meno e mangerò quando avrò fame.
Guarderò il sole e mi chiederò se sia legale non spegnerlo.
Buonanotte, per ORA








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