Buongiorno,
digito i tasti con una sola mano, la destra. L'altra è troppo impegnata a rimanere lungo il fianco per mantenere il termometro sotto l'ascella. Si, ho la febbre e questa mattina F mi ha fatto il regalo più bello di tutti: termometro eco-friendly e paracetamolo effervescente. Ho provato a trattenere i miei genitori dal tornare a Roma con gli occhi lucidi febbricitanti e invece, senza pietà hanno preso sul serio l'aereo per il ritorno. Nonostante la straordinaria collaborazione di Ryanair con il ritardo del volo, hanno lasciato la patata bollente a chi se la è scelta 😝 . Sono qui, sotto le coperte mentre fuori c'è il sole -non stranamente direi - e il vento soffia allegramente. Sono stati giorni intensi, in continuo movimento pieni di nasi gocciolanti e dolcezze caramellate. È stato super bello condividere ancora una volta Berlino insieme; questa volta con qualche grado in meno (fortunatamente?) e con il cappello che fa il solletico alla fronte. Quotidianamente gioco a fare l'adulta mentre questi giorni sono ritornata ad interpretare il mio ruolo originario. È stato bello, ora con l'influenza continuo a godermela ancora un po'.
Oggi è l'∞ dicembre e tutto va bene. Voi starete addobbando l'albero. Io invece con il cervello leggermente addobbato dall'alterazione del sistema di termoregolazione ipotalamico, guardo fuori dalla finestra e penso: manca poco più di un mese al mio rientro a Roma. Oggi però non sono triste come quando ha prenotato il biglietto di "andata" da qui a lì: ieri mattina la voce entusiasta di Marta mi ha annunciato il fatto che ho conquistato la borsa di studio Erasmus. per un nuovo periodo di tirocinio. Sempre da Lars, sempre al 55 di Majakowskiring. Da aprile Pankow (la capitale nella Germania dell'est) continuerà ad essere la mia capitale "lavorativa". Non sarò più a 100 passi da casa di Lars, ma sarà comunque straordinario continuare ad avere questo quartiere come punto di riferimento. Con un pò di amarezza e voglia di cambiare la serratura, quando tornerò il panorama fuori dalla finestra non sarà più il Burger Park; ma almeno 4 volte a settimana farà parte dello sfondo che i miei occhi osserveranno dal tram M1.
Il nostro Natale anticipato ha portato con sé tantissima energia che in questo momento mi dispiace non poter esprimere; sono piena di gratitudine per quello che vivo e condivido con la mia famiglia. La nostalgia canaglia dei giorni trascorsi insieme si è già accomodata sul divano. Quando torna Federico la facciamo uscire, perché sul divano per ora ci dorme lui al sicuro da me e l'spite indesiderato: il virus.
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