Mosaico

Ieri: oltre la finestra un insospettato uragano. Dentro solo pace e odore di torta.

Improvvisamente, scrivendo senza raggiungere il punto, un pensiero. Il concerto degli alt-J è questa sera. Un desiderio, fino a quel momento sopito, si sveglia prepotente tanto da portarmi ad iniziare una distratta, quanto convinta ricerca di due biglietti. Non essendo sold-out ovviamente i biglietti erano particolarmente invitanti. Inoltre avendo luogo a soli 20 minuti da casa, la tentazione era sempre più grande. Primo tentativo d'acquisto fallito, ma con il secondo faccio centro. Tra S-bahn coordinate(sempre le stesse, quelle giuste) e un vento indicibilmente forte incontro la ragazza che mi vende i biglietti. Entriamo e succede l'incredibile. Quello che fino a quel momento sarebbe stato secondo le mie orbe previsioni un concerto normale, si trasforma nel primo grande concerto della stagione 2018 e primo live al quale abbia assistito della band inglese. L'estatica potenza dei loro suoni mi ha fatto riconsiderare tutto. Da sottolineare: primo concerto sugli spalti dopo tantissimo tempo. Credo sia stato il concerto giusto per tornare "a sedere". 

Una dimensione stupefacente alla quale rischiavo di non assistere. Ho provato l'egoistico piacere di scegliere ciò che mi fa stare bene. Oppure è stata la memoria di uno studio (https://consequenceofsound.net/2016/08/going-to-concerts-regularly-leads-to-a-happier-life-according-to-a-new-study/?wasp=facebook-ads) sul quale mi piacerebbe aver messo la firma.

La musica dal vivo stravolge ed emoziona. Merito della band, ma come ha detto Federico "non importa quanto la band sia cool; se il fonico è scarso, anche la band risulta esserlo". Mai dimenticarlo.

Ho avuto il piacere di vederlo solo di nuca, ma (anche) a lui va il mio ringraziamento.

Quello che resta è una consapevolezza: meglio biglietti dei concerti che mazzi di fiori (esclusi i tulipani che colorano la mia scrivania. Loro sono meravigliosi.) Il prossimo "impianto audio" che testeremo sarà uno completamente nuovo. Mi preparo per il prossimo concerto come mi sono preparata per quest'ultimo: senza aspettative. La musica è un'esperienza. Più casuale è, più rivela qualcosa.

🇬🇧

Yesterday: over the window an unsuspected hurricane, within it peace and smell of cake.

Suddenly a thought, while writing a blog post without reaching the point: the alt-J concert in a few hours. Till that moment a dormant desire turns into an awaken one. So then I began a distracted, as convinced research for two tickets. Not being sold-out of course the tickets were particularly inviting. Furthermore taking place just 20-minutes away from home, the temptation kept rising. Failed the first attempt. But with the second one I hit the mark. S-bahn coordinates, paths never tried and an unspeakably strong wind I meet the girl who sells me the tickets. We enter and there happens the incredible. What I thought being a simple concert, turns into the first big concert of the season 2018 and the first live I've ever seen of the English band. The ecstatic power of their live made me reconsider everything. To underline: first concert in the stands after a long time. Otherwise I couldn't have enjoyed the show so much. I'm sure. An amazing dimension to which I risked not to be present. The healthy unconsciousness of the egoistic pleasure of doing what makes you feel good. Or the memory of a study (https://consequenceofsound.net/2016/08/going-to-concerts-regularly-leads-to-a-happier-life-according-to-a-new-study/?wasp= facebook-ads) of which I would like to have my signature on it. 

Live music, an emotional twist. Merit of the band, but as Federico told me "it doesn't matter how cool the band is; if the sound engineer is insufficient, the band it's insufficient too". Never forget that the main role is played by the engineer. My thanks go to him (too).

After all, an awareness: better concert tickets than a bouquet (except for the tulips that color my desk. They are wonderful indeed.) Next time we will test a new hall. I'll be ready for the next one as I prepared for the latter: without expectations. Music is an experience. The more random it is, the more it reveals something. (at least to me).

Tessalate live at KEXP